Sabato mattina in spiaggia stavo leggendo “Scritti di corsa”, una raccolta delle 150 lettere più belle pubblicate da Runner’s World.
Sono tutte lettere molto belle e ispiranti, ma quella mattina a colpirmi è stata una in particolare dal titolo “Tra due amori”… questa lettera ha cambiato il mio weekend:
Da tre anni sono entrati nella mia vita due nuovi amori (a parte mia moglie che è la mia vita da 6): la corsa a Quinto, un cane meticcio di piccola taglia. Il giovedì, giorno per me di scarico, unisco le mie due passioni portando anche lui a correre. La scorsa primavera sono stato con Quinto dalla veterinaria, che mi ha informato di una gara di 5 chilometri “a sei zampe” al Parco Sempione di Milano, l’Advantix Running. Mi sono iscritto e il gran giorno mi sono reso conto con grande stupore che eravamo tantissimi, ben 398. Come sempre, venti minuti prima della gara mi isolo per cercare la concentrazione e le buone sensazioni. Mentre faccio stretching lui è lì, col suo sguardo dolcissimo, ugualmente concentrato. Un’emozione indescrivibile, il momento forse più intenso, reso ancor più unico dalla condivisione col mio amato cane. Si parte: dopo il primo chilometro i veri runners staccano subito le persone in passeggiata; al terzo chilometro siamo in 5 e capisco che possiamo farcela… Ho un brivido, anche se fa un caldo tremendo: 30 gradi. Ed è proprio la calura la mia preoccupazione, perchè Quinto non è abituato a correre con quella temperatura. Al quarto chilometro siamo in tre, ma uno sta cedendo. Ormai è un affare fra noi e una coppia di Bolzano. Io nelle volate mi difendo, anzi sono le mie preferite, quindi sono tranquillo e comincio a pensare a quando attaccarli. Ma mi accordo che Quinto comincia a perdere il passo e a cercare l’ombra. Vedo l’ultimo ristoro per cani: mancano 800 metri. Che fare? Disinteressarmi di Quinto e puntare tutto sulla volata o fermarmi al ristoro sapendo di buttar via la vittoria? La competizione è l’essenziale della corsa, ma mi fermo. Quinto si lancia sulla ciotola. Ormai la coppia di Bolzano è lontana. In quel momento scatta in me una gioia immensa. Anzichè essere dispiaciuto, come in qualsiasi altra gara competitiva fatta, per aver gettato quasi sicuramente la vittoria, sono felice e pieno d’orgoglio. Quinto ricomincia a trotterellare e facciamo gli ultimi metri quasi in simbiosi. Sei, tra gambe e zampe, ma un cuore solo. Non credo di essere mai stato emozionato e soddisfatto per essere arrivato secondo. Ero tra i miei due amori, ma credo di non aver tradito nè l’uno nè l’altro.
Alberto Poggio – Dorno (PV)
Dopo aver partecipato domenica scorsa alla Running in Milano Marittima, dove, a causa dell’afa e degli scarsi allenamenti durante la settimana, mi sono letteralmente trascinata per 10k700mt fino al traguardo, alternando corsa e camminata, mi ero ripromessa di evitare di partecipare a corse diurne fino a settembre inoltrato (il mio fisico riesce a sostenere la corsa fino ad una temperatura massima di 23°… quando le temperature aumentano purtroppo ho serie difficoltà a non collassare).
Ma dopo aver letto questa lettera ho cambiato tutti i miei piani… io e Tony dovevamo correre insieme.
La prima corsa sarebbe stata il giorno dopo: la 10° SportImpresa organizzata dalla CNA, una 9K attraverso le vie e i parchi di Rimini.
Mai fatta una corsa in coppia su strada… allenamenti inesistenti per tutta la settimana… una temperatura prevista di 29°… una follia partecipare! Ma come si dice… “al cuor non si comanda”… e quindi sveglia alle 7,15, una lavata di faccia veloce per togliere la voglia di continuare a dormire e via, si va!
Tony è stato il divo della giornata, letteralmente preso d’assalto da runners di tutte le età con carezze e grattatine, e una marea di complimenti per il fisichino atletico alla veneranda età di 12 anni.
La corsa… ehmmm, meglio sorvolare, LOL!!!
Tony è partito a razzo, e io per stargli dietro ho dovuto spingere cuore e polmoni oltre i miei limiti, riuscendo a mantenere per i primi 2 km un passo medio inferiore a 6’/km … inoltre, come ogni cane che si rispetti, per marcare il territorio si fermava qualche secondo ogni 100 mt, per poi ripartire in accellerata per riprendere posizione (quando si dice “essere competitivi”, LOL)… il mio povero fisico robustino e accaldato non ha retto ai suoi ritmi da atleta… ho dovuto rallentare.
Ad un semaforo ho beccato un rosso abbastanza lungo… e non ho avuto il coraggio di far cenno al vigile di fermare di nuovo le macchine (…visti gli automobilisti già incazzati e deliranti per essere stati bloccati per un paio di verdi), così ho perso definitivamente il gruppone e con lui anche la direzione da seguire…. e qui finisce ufficialmente la nostra prima gara di coppia… caotica, faticosa, incasinata, ma assolutamente fantastica :-).
Questa è l’unica foto che ho a ricordo della giornata, scattata durante il viaggio di ritorno a casa…
Il vero runner di casa è lui… instancabile, concentrato, fiero, competitivo… io sono solo il “Quinto” della coppia che con quest’afa perde il passo e cerca l’ombra… ma entrambi oggi abbiamo vinto :-).
Adesso possiamo tornare a casa dal resto della famiglia… l’Olivia si chiederà che fine hai fatto ;-).
Il coraggio non sempre ruggisce… a volte il coraggio è quella voce pacata che alla fine della giornata dice “proverò di nuovo domani”.
Alla prossima, ciao ciao.
7 commenti:
credo che farò mia questa frase per un po' ! grazie Simona!
a presto
Giusi
Grandissima!!! :-) Che bella la foto che hai fatto!!! Sabato io, il mio ragazzo e Spike ci siamo fatti una camminata di 6 km (tra andata e ritorno) ma Spike non è come Tony...no ha il fisico... dopo 5 minuti era già stanco! ahahahah! ^_^
Bellissima la foto... mi è piaciuto tantissimo leggere il tuo racconto e anche quello del libro :)
La citazione finale poi la adoro ^-^
Grandi, grandissimi entrambi.
E la citazione è favolosa!
Grandiosi!!! Bellissimi complimenti che tenerezza :)
Iva
Grazie per aver pubblicato questa lettera, è veramente meravigliosa!!
Che belli che siete tu e Tony ^__^
Baci, Moki
che bello simo!!!!
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